Emilio Vedova in Piazza San Marco, Venezia, 1968

1968

Solidale con il movimento studentesco partecipa a manifestazioni e interventi. Viene invitato dagli studenti a tenere i “controcorsi” all'Accademia di Belle Arti.
Inizia un intenso lavoro calcografico: incisioni, acquaforti e litografie su lastre acciaio. Lavorando al tavolo luminoso inizia i suoi montaggi tagli/pellicola/collage (tecnica inedita), poi sviluppati in “gigantografie”.
A settembre inaugura una mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dove espone una nuova installazione dei grandi Plurimi.